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Esercizi spirituali ed
economia “Cercate prima di tutto il
regno di Dio e la sua giustizia” (Mt 6,33) Lavoro Povertà Comunione di beni |
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Regno di Dio Contemplare
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I > “Il settimo giorno non
lavorerai” III > “Non vogliamo più ricchezza che
povertà” IV > “Voglio ogni povertà… somma
povertà” V > “Somma povertà spirituale” VI > “Povertà con Cristo povero” VII > Economia di comunione: Caterina
da Siena, |
TESTI DI RIFERIMENTO
Ignazio di Loyola
«Esercizi
spirituali»
Chiara Lubich «L’amore è comunione», in «Una via nuova. La spiritualità dell’unità», pp. 69-73 PROGRAMMA
I
giorno
> “Il settimo giorno non lavorerai”
[238-245]
Primo modo di pregare/1: Comandamenti, Virtù e vizi
Es 20,1-17: Ma il settimo giorno non lavorerai, Non rubare, Non desiderare Gen 1,1ss: Settimo giorno: il riposo di Dio Dt 15,1-11: L’anno sabbatico Dt 16,9-17: La festa delle settimane II
giorno
> “Ricercate la giustizia”
[246-248]
Primo modo di pregare/2: Facoltà dell’anima, Cinque sensi corporali
Is 58,1ss: Il vero digiuno Is 1,10-20; Mc 12,28-34: Ricercate la giustizia Eb 10,1-10; Ef 2,11-22: Il corpo di Gesù, il corpo della Chiesa III
giorno
> “Non vogliamo più ricchezza che povertà”
[23]
Principio e fondamento
L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore, e, mediante questo, salvare la propria anima; e le altre cose sulla faccia della terra sono create per l’uomo, e perché lo aiutino a conseguire il fine per cui è creato. Ne segue che l’uomo tanto deve usare di esse, quanto lo aiutano per il suo fine, e tanto deve liberarsene, quanto glielo impediscono. È perciò necessario renderci liberi rispetto a tutte le cose create, in tutto quello che è lasciato al nostro libero arbitrio e non gli è proibito; in modo che, da parte nostra, non vogliamo più salute che malattia, ricchezza che povertà, onore che disonore, vita lunga che breve, e così via in tutto il resto; solamente desiderando e scegliendo quello che più ci conduce al fine per cui siamo creati. Lc 1,46ss: Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi Lc 3,10-14: Che cosa dobbiamo fare? Lc 4,1ss: Le tentazioni Lc 4,14ss: Oggi si è adempiuta questa parola IV
giorno
> “Voglio ogni povertà…
somma povertà”
Il
re eterno
[98] “Eterno Signore di tutte le cose , io faccio la mia oblazione con il vostro favore e aiuto, davanti alla vostra infinita bontà e davanti alla vostra Madre gloriosa, e a tutti i santi e sante della corte celeste: io voglio e desidero ed è mia deliberata determinazione, purché sia di vostro maggior servizio e lode, imitarvi nel sopportare ogni ingiuria e ogni vituperio e ogni povertà, sia attuale sia spirituale, se la vostra santissima maestà vorrà eleggermi e ricevermi in tale vita e stato”. La nascita [116] Il terzo, guardare e considerare quello che fanno [Maria e Giuseppe], com’è camminare e darsi da fare perché il Signore venga a nascere in somma povertà e, dopo tante sofferenze di fame, sete, caldo e freddo, ingiurie ed oltraggi, muoia in croce. E tutto questo per me. Poi, riflettendo, ricavare qualche frutto spirituale. Lc 2,1-20: I pastori Lc 5,1ss: La chiamata Lc 6,20ss: Il discorso della montagna V
giorno
> “Somma povertà
spirituale”
Due
bandiere
[146] Il terzo, considerare il discorso che Cristo nostro Signore fa a tutti i suoi servi e amici, che invia per tale missione , raccomanda loro di volere aiutare tutti portandoli: primo, a somma povertà spirituale e, se sua divina maestà fosse servita e li volesse eleggere, non meno alla povertà attuale; secondo, al desiderio di ignominie e disprezzi, perché da queste due cose deriva l’umiltà; di modo che tre siano i gradini: il primo, povertà contro la ricchezza; il secondo, ignominia o disprezzo contro l’onore mondano; il terzo, umiltà contro la superbia; e da questi tre gradini inducano a tutte le altre virtù. [147] Un colloquio con nostra Signora perché mi ottenga da suo Figlio e Signore la grazia di essere ricevuto sotto la sua bandiera: primo, in somma povertà spirituale e non meno nella povertà attuale, se sua divina maestà fosse servita e mi volesse scegliere e ricevere; secondo, nel sopportare ignominie e ingiurie, per più imitarlo in essi, purché possa sopportarli senza peccato di persona alcuna né dispiacere di sua divina maestà; e con questo un’Ave Maria. Secondo colloquio. Chiedere le stesse cose al Figlio, perché me l’ottenga dal Padre; e con questo dire Anima Christi. Terzo colloquio. Chiedere altrettanto al Padre, perché me lo conceda; e dire un Pater noster. Lc 9,1-6; Lc 10,1-12; Mt 10,1ss: I Dodici Lc 9,23-25; Lc 14,28-33: Guadagnare il mondo intero Lc 11,37-44: Date in elemosina quello che c’è dentro Lc 12,13-48: Eredità e ricchezza davanti a Dio Lc 14,12-24: Le nozze VI
giorno
> “Povertà con Cristo
povero”
Tre
maniere di umiltà
[165] Il primo modo
grado di umiltà è necessario per la salvezza eterna, cioè che mi abbassi e mi
umilii tanto quanto mi sia possibile, perché in tutto obbedisca alla legge di
Dio nostro Signore, di modo che, anche se mi facessero padrone di tutte le cose create in questo
mondo, neppure per la mia vita temporale mi metta a deliberare di trasgredire
un comandamento sia divino sia umano, che mi obblighi a peccato mortale. [166] Il secondo è umiltà più perfetta della prima, se, cioè, io mi trovo in tale disposizione che non voglio né mi affeziono più a tenere ricchezza che povertà, a cercare più onore che disonore, a desiderare più vita lunga che breve, essendo uguale il servizio di Dio nostro Signore e la salvezza dell’anima mia; e con ciò, né per tutto il creato e neppure se mi togliessero la vita, mi metta a deliberare di fare un peccato veniale. [167] Il terzo è umiltà perfettissima, quando, cioè, includendo la prima e la seconda, ed è di uguale lode e gloria della divina maestà, per imitare e assomigliare più attualmente a Cristo nostro Signore voglio e scelgo piuttosto povertà con Cristo povero che ricchezza, piuttosto ignominie con Cristo pieno di esse che onori, e desidero più di essere stimato insensato e folle per Cristo, il quale per primo fu ritenuto tale, che saggio e prudente in questo mondo. Lc 15: Misericordia Lc 16,1ss: Il fattore infedele Lc 16,19ss: Il ricco epulone Mt 20,15: Non posso fare delle mie cose quello che io voglio? VII
giorno
> Economia di comunione: Caterina da Siena,
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