Raggi

by Paolo Monaco sj

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Esperienze

Il regno di Dio è in mezzo a voi (Lc 17,21)

Vita e spiritualità di comunione nel Vangelo di Luca, I

 

 

 

Introduzione

 

Primo
incontro

Lunedì 22

 

Secondo

 

Terzo

 

Quarto

 

Quinto

 

 

Parrocchia
Madonna
Assunta

Vittoria (RG)
22-26.03.04

 

 

 

 

Altre pagine

 

Chi ama Dio,
ami anche
il fratello!

 

Tu nel fratello!

 

Ora siete luce
nel Signore!

 

In compagnia
di Maria

 

Effatà, apriti!

 

In mezzo a loro

 

Il Silenzio
e la Parola.
La Luce

 

Contemplare
Cristo con gli
occhi di Maria

 

Trovare Dio
nel presente
della vita

 

Tutti uno in
Cristo Gesù

 

DIO È AMORE

 

Vangelo di Luca 1

 

Novo millennio ineunte
di Giovanni Paolo II 2

 

Esercizi spirituali
di s. Ignazio di Loyola:

Primo modo di pregare
2

 

 

 

 

 

 

 

 

Vangelo di Luca

 

2,8-14 C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama».

 

4,14-30 Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi. Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!». Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria... All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

 

5,17-26 Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano “Oggi abbiamo visto cose prodigiose

 

12,22-32 Se dunque Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede?

 

 

 

«Novo millennio ineunte» di Giovanni Paolo II

 

23. Gesù è «l'uomo nuovo» (Ef 4,24) che chiama a partecipare alla sua vita divina l'umanità redenta… verso il traguardo della «divinizzazione», attraverso l'inserimento in Cristo dell'uomo redento, ammesso all'intimità della vita trinitaria.

 

42. È l'altro grande ambito in cui occorrerà esprimere un deciso impegno programmatico, a livello di Chiesa universale e di Chiese particolari: quello della comunione (koinonìa) che incarna e manifesta l'essenza stessa del mistero della Chiesa. La comunione è il frutto e la manifestazione di quell'amore che, sgorgando dal cuore dell'eterno Padre, si riversa in noi attraverso lo Spirito che Gesù ci dona (cfr Rm 5,5), per fare di tutti noi «un cuore solo e un'anima sola» (At 4,32). È realizzando questa comunione di amore che la Chiesa si manifesta come «sacramento», ossia «segno e strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano».

 

43. Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione: ecco la grande sfida che ci sta davanti nel millennio che inizia, se vogliamo essere fedeli al disegno di Dio e rispondere anche alle attese profonde del mondo. Che cosa significa questo in concreto? Anche qui il discorso potrebbe farsi immediatamente operativo, ma sarebbe sbagliato assecondare simile impulso. Prima di programmare iniziative concrete occorre promuovere una spiritualità della comunione, facendola emergere come principio educativo in tutti i luoghi dove si plasma l'uomo e il cristiano, dove si educano i ministri dell'altare, i consacrati, gli operatori pastorali, dove si costruiscono le famiglie e le comunità.

 

58. Il Figlio di Dio, che si è incarnato duemila anni or sono per amore dell'uomo, compie anche oggi la sua opera: dobbiamo avere occhi penetranti per vederla, e soprattutto un cuore grande per diventarne noi stessi strumenti.

 

 

 

Esercizi spirituali di s. Ignazio di Loyola: Primo modo di pregare

Per conoscere la mia “reale” scelta di Dio.

 

Prima della preghiera: riposo un poco lo spirito, sedendo o passeggiando, ecc., considerando dove vado e a quale scopo (perché?)

 

Mi metto alla presenza di Dio con una preghiera nella quale Gli chiedo la grazia di conoscere la verità del mio amore per Lui.

 

Poi osservo la mia vita quotidiana, aiutandomi con questi punti di riferimento, cercando in ciascuno di considerare prima il positivo:

 

1. Quali comandamenti di Dio metto in pratica abitualmente e quali no.

 

2. Quali sono le virtù e i vizi che mi sono più abituali: umiltà e superbia, generosità e avarizia, pazienza e ira, benevolenza e invidia, purezza e lussuria, temperanza e gola, laboriosità e pigrizia.

 

3. Come uso le mie facoltà interiori: memoria, intelletto, volontà, immaginazione…

 

4. Come uso i miei cinque sensi (vista, udito, gusto, odorato, tatto) e tutto il mio corpo.

 

Faccio un colloquio con il Padre (o Gesù, Maria, lo Spirito Santo), per rinnovare o fare la mia scelta di Dio Amore e chiedendo perdono, consiglio, una grazia, ecc.

 

Infine recito un Padre nostro.

 

Inizio